martedì 6 settembre 2016

Le favole

Favole, immagine tratta da www.ddrivoli1.it 
La favola ha la stessa etimologia della fiaba (dal latino fabula, racconto) ma è un termine che indica un altro genere narrativo.

Le favole sono dei racconti brevi, che possono essere sia in prosa che in versi e che hanno delle caratteristiche specifiche diverse da quelle delle fiabe:
  • i protagonisti sono di solito animali antropomorfi: essi hanno tutte le caratteristiche proprie degli esseri umani e sanno parlare e ragionare;
  • a volte anche alcuni esseri inanimati possono interagire con i protagonisti del racconto;
  • gli ambienti sono realistici: sono gli ambienti in cui si svolge la vita quotidiana;
  • è assente l'elemento magico (presente invece nelle fiabe);
  • la morale è presente e viene formulata in modo esplicito: molto spesso è inserita alla fine del racconto, qualche volta addirittura sotto forma di proverbio;
  • il linguaggio è molto più curato rispetto a quello della fiaba.
Di favole si parlava già anche nell'antichità: l'autore più antico e più conosciuto in occidente è Esopo, uno scrittore dell'antica Grecia che ha prodotto circa 400 narrazioni.
A lui si devono infatti molte delle favole più conosciute ai giorni nostri, alcune delle quali oggi hanno acquisito la funzione di proverbio (ad esempio "La volpe e l'uva").
Alcune di queste favole, con il relativo insegnamento, sono:



"Chi vuole evitare dolori e rischi deve essere previdente."








"Così anche gli uomini, quando non riescono a raggiungere un obiettivo inventano una scusa."







"La favola mostra che spesso con l'applicazione si ottiene di più che con le qualità non coltivate."





"La favola mostra come, con il mutare delle circostanze, anche i potenti possono avere bisogno dei deboli."



Molte delle favole di Esopo sono state successivamente rielaborate da Fedro, scrittore romano autore di favole scritte in versi, con lo scopo sia di divertire che di offrire "saggi consigli". 
Ecco alcune delle sue favole:



"Chi non ha possibilità e vuole imitare il potente, finisce male."









"Vale più l'accortezza e l'intelligenza della forza."







"Non far del male, ma punisci chi ne fa a te con la stessa sua legge."




Un altro autore di favole da ricordare è Jean de la Fontaine, scrittore francese che nelle sue opere proietta sul mondo animale i vizi e le virtù degli esseri umani.















Perchè leggere le favole?
Leggere le favole; immagine
tratta da www.bimbisaniebelli.it
Le favole, oltre a divertire i bambini, contengono dei messaggi molto importanti che aiutano i piccoli ad affrontare le difficoltà della vita quotidiana. I bambini infatti, ascoltando la lettura delle favole, si identificano con i protagonisti e imparano che utilizzando le proprie doti, come l'intelligenza e il coraggio, si riescono ad affrontare i pericoli incontrati, ad affrontare le difficoltà e a riparare alle ingiustizie.
Un'altra funzione delle favole è quella di aiutare i bimbi a proiettare all'esterno le proprie paure e le proprie emozioni.

Oltre alle favole classiche ne esistono moltissime altre, spesso poco conosciute. Cliccando su questo link si possono trovare tante favole da leggere ai bambini sia a casa che all'asilo nido: 
http://www.ibambini.org/favole-della-buona-notte/

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